Vacanze nel Salento? Ecco dove andare

Essere protagonisti di una vacanza nel Salento vuol dire avere la possibilità di ammirare da vicino paesaggi unici, tra rocce altissime e acque marine trasparenti, tra spiagge candide e il verde della macchia mediterranea baciata dal sole. Scenari da mete esotiche e da isole tropicali, che è possibile scoprire a poche centinaia di chilometri di distanza da casa propria: per esempio recandosi a Leuca per concedersi un bagno nelle acque di quel mare in cui – secondo la leggenda – vivena una sirena affascinante di nome Leucasia, dalla pelle candida, con le pinne color del marmo e i capelli bianchi come il latte. Si narra che nessun essere umano fosse in grado di resistere al suo canto misterioso, capace di ammaliare chiunque giungesse sul litorale.

La leggenda di Leucasia

Un giorno Leucasia nuotava tra le onde del golfo, come sempre magicamente armoniosa, fino a quando non notò sugli scogli un pastore che si accingeva a lavare le proprie pecore. La sirena si invaghì immediatamente di quel giovane – Melisso era il suo nome – dalle forme così perfette da sembrare dipinte da un artista o scolpite nella roccia. Fu così che ella, nella speranza di catturare la sua attenzione, cominciò a cantare con una grazia nella voce che non aveva mai avuto in precedenza. Eppure Melisso non ci fece caso, dal momento che il suo cuore già batteva per un’altra fanciulla, di nome Aristula: per lui quelle seducenti note erano del tutto prive di valore.

Contro l’amore provato dal pastore il canto di Leucasia non poteva nulla: ecco perché la sirena, andata su tutte le furie per non essere riuscita a raggiungere il proprio obiettivo, quando vide Melisso e la sua amante distesi sugli scogli, abbracciati e intendi ad amoreggiare, piena di ira scatenò una bufera, in modo tale che le onde imprigionassero i due giovani e li facessero annegare. Così, Melisso e Aristula vennero separati: l’uno finì su una punta del golfo, mentre l’altra capitò su quella opposta.

Una ingiustizia del genere, ovviamente, non poteva passare inosservata agli occhi degli dei: fu Minerva ad accorgersi del terribile comportamento della sirena e a commuoversi per il destino infausto che aveva martoriato il pastore e la sua amante. Così il loro sentimento venne eternato, mentre i loro corpi furono tramutati in pietre: oggi chi viaggia in Salento non può fare a meno di conoscere Punta Meliso e Punta Ristola. E Leucasia che fine fece? Inerme di fronte a una storia d’amore che non la riguardava, si distese sulle rocce e venne cristallizzata da Minerva: oggi, la possiamo ritrovare nella città bianca di Leuca.

Dove andare in Salento

Ovviamente nel territorio salentino sono molte altre le destinazioni che meritano di essere conosciute e scoperte: chi ama il mare, per esempio, può pensare di cercare delle case vacanza a Pescoluse, ma anche a Otranto. Al di là di onde e spiagge, però, questo angolo di Puglia ha molto altro da offrire: la provincia di Lecce è un concentrato di arte e cultura a dir poco suggestivo.

La provincia di Brindisi

Attenzione, però, perché il Salento non riguarda solo la provincia di Lecce, ma anche quella di Brindisi: qui si può ammirare, tra l’altro, la città della pietra, vale a dire Cursi. Un insieme di case raggruppate, circondate da alberi da frutto e campi di ulivi, con la torre dell’orologio, il palazzo feudale che domina la piazza, la chiesa parrocchiale del XIX secolo e il convento dei padri agostiniani: questa è Cursi, le cui abitazioni sono costruite con la pietra della cava locale, una delle più importanti del Salento, insieme a quella di Melpignano.