Tassa di Successione Case e Immobili, Conto Corrente, Auto

La tassa di successione è un elemento che contraddistingue il passaggio di proprietà di un bene da una persona che perde la vita ad una ancora in vita.
Classico caso è quello dei genitori che lasciano in eredità la casa oppure altri beni materiali, quali veicoli e conti correnti, ai propri figli o comunque ad un parente di primo grado.

Ecco come funziona in tre casi specifici e come pagare meno tasse sulla tassa di successione

La tassa di successione sugli immobili

La tassa di successione sugli immobili, intesi come prima o seconda casa, negozi e stabilimenti di altra natura, assume dei connotati differenti in base alla situazione nella quale si trovano gli eredi.
Occorre fare delle precisazioni per evitare di creare confusione: gli eredi sono intesi come quelli in linea diretta, ovvero coniuge e figli, ma anche fratelli e sorelle così come parenti fino al quarto grado ed affini, ovvero parenti acquisiti del coniuge, fino al terzo.
Ci sono degli scaglioni che devono essere necessariamente conosciuti ed essi sono:

  • Imposta di tassa di successione per figli e coniugi pari al 4% sul valore che supera la soglia di un milione di euro del valore dell’immobile;
  • imposta del 6% di tassa di successione per fratelli e sorelle sul valore che supera i centomila euro;
  • imposta di tassa di successione del 6% per parenti fino al quarto grado ed affini entro il terzo indipendentemente dal valore dell’immobile;
  • imposta dell’8% sul valore dell’immobile per tutti gli altri soggetti.

Se un figlio eredita una casa dal valore di un milione e duecento mila euro, il quattro percento va calcolato solo sui duecento mila euro.

Se invece ad ereditare è un fratello ed il valore è di duecento mila euro, la tassa deve essere pagata sugli altri centomila euro che superano la franchigia.

Negli altri casi si paga l’imposta sul valore complessivo dell’immobile.

Inoltre occorre aggiungere 168 euro sia per l’imposta di trascrizione che per quella catastale.
Questo è il funzionamento della tassa di successione nel caso degli immobili ricevuti in eredità da parte di una persona, parente o conoscente.

 

Tassa di successione per i veicoli

Se invece si eredita un veicolo, occorre procedere in maniera differente.

Come prima cosa occorre recarsi dal PRA e dichiarare di essere gli unici eredi del veicolo stesso.

In questo modo sarà possibile bloccare il veicolo ovvero nessun’altra figura, differente appunto dall’erede, potrà subentrare e svolgere le stesse operazioni spacciandosi per erede del veicolo stesso.

Successivamente, sfruttando il documento di eredità e quello compilato presso il PRA, occorre recarsi presso la motorizzazione e dopo aver effettuato i versamenti sulla tassa di successione (differente da caso a caso per importo) e quello della marca da bollo per autentificare i documenti, la carta di circolazione verrà aggiornata e sarà possibile poter utilizzare quel veicolo ed essere riconosciuti come eredi e proprietari dello stesso.

 

Tassa di successione per i conti correnti

Infine occorre parlare della tassa di successione per i conti correnti.

Anche in questo caso occorre seguire un particolare procedimento che risulta essere abbastanza semplice.

Come prima cosa l’erede si deve recare presso l’Agenzia delle Entrare entro un anno dalla scomparsa del parente o persona che ha deciso di effettuare la successione, in favore di quel soggetto, dei conti correnti.

Questo significa che anche una persona estranea potrà essere eletta come erede da parte del defunto, a patto che questa venga in qualche modo legittimata da un atto sottoscritto da un notaio.

L’erede deve compilare un modulo particolare che dovrà essere consegnato alla stessa Agenzia delle Entrate: per ogni conto corrente sarà necessario compilare un modulo differente.
Se pertanto se ne ereditano tre, sarà necessario compilare tre moduli.

Svolta tale operazione sarà possibile sbloccare i suddetti conti correnti: ovviamente, essendo le franchigie sempre in costante cambiamento, occorre informarsi sulle soglie e percentuali che riguardano il conto corrente.

Generalmente esse funzionano come per gli immobili, seppur importi percentuali e limiti siano differenti.