Recensione Kubo e la Spada Magica e gli altri Film in uscita al Cinema

Nella serata di giovedì 3 novembre, l’Italia firma ben quattro film sui sette in uscita nelle sale. Le tematiche principali riguardano le problematiche che investono la nostra società: la precarietà nel lavoro, i diritti umani, l’economia e la corruzione. Tema che viene sollevato anche nel film messicano “Un mostro dalle mille teste”.  Abbiamo poi due film americani, un thriller e uno d’animazione.

 

Kubo e la spada magica

Genere animazione, Paese di produzione USA, produttore Travis Knight, durata: 101 minuti.

Kubo è un cantastorie che vive con la madre e il nonno. Proprio quest’ultimo però si rivela il grande nemico che lo costringe alla fuga insieme ad uno scarafaggio gigante e ad una scimmia. Il gruppetto si metterà alla ricerca di un elmo, una spada e un’armatura che gli serviranno per sconfiggere il nonno e combattere contro i mostri.

Giudizi e informazioni: questo film americano si discosta dai naturali canoni statunitensi e si inserisce invece in un’ambientazione giapponese, nonostante non ne copi lo stile. Si crea quindi una storia del tutto autonoma e originale che racconta principalmente la necessità dell’abbandono e della lotta per arrivare alla propria emancipazione. Sarebbe da includere tra i film da vedere a Natale se non riuscirete a vederlo in questi giorni.

 

La ragazza del treno

Genere thriller, Paese di produzione USA, produttore Tate Taylor, durata 112 minuti.

Rachel Watson è entrata in una fase di depressione dopo il divorzio con il marito. A causa di questo evento ha iniziato a sfogare la propria rabbia attraverso l’alcol e questo gli è costato anche il lavoro. Ogni giorno però continua a recarsi alla stazione e a prendere il treno come se nulla fosse cambiato. Quotidianamente osserva una giovane coppia che vede attraverso il finestrino: la ritiene perfetta e immagina di trovarsi al posto della ragazza. Ad un certo punto però quell’immagine idilliaca scomparirà perché Rachel vedrà la donna assieme ad un altro uomo. Di lì a poco la donna sembra essere scomparsa e Rachel si troverà quindi coinvolta in un caso inquietante.

Giudizi e informazioni: il film è la trasposizione cinematografica del celebre libro di Paula Hawkins, uscito nelle sale americane ad inizio ottobre con un discreto successo. Un thriller originato dalla drammaticità della quotidianità che si apre però a colpi di scena inaspettati.

 

7 minuti

Genere drammatico, Paese di produzione Italia, Francia, Svizzera, produttore: Michele Placido, durata 92 minuti.

Trama: undici donne di diversa età, etnia e con storie molto differenti alle spalle si trovano attorno ad una tavolo delle trattative e in sette minuti dovranno operare una scelta che cambierà il destino loro e di altre trecento che aspettano fuori dalla fabbrica. Queste hanno a che fare con un nuovo contratto stipulato dalla multinazionale che ha acquistato l’azienda tessile nella quale lavoravano. Sarà nascosta una trappola dietro a quella clausola che sono invitate ad accettare?

Giudizi e informazioni: questo film è tratto da una storia realmente accaduta nel 2012 in Francia. La narrazione mette in evidenza l’erosione dei diritti dei lavoratori e delle donne, che vengono assorbiti e calpestati dalle multinazionali. Questo tema attuale e delicato viene presentato attraverso la storia singolare e personale di ognuna delle donne, come per dire che non si ha a che fare con numeri, ma appunto con persone.

 

Non si ruba a casa dei ladri

Genere commedia, Paese di produzione Italia, produttore Carlo Vanzina, durata 93 minuti.

Antonio è un imprenditore che perde tutto ciò che ha a causa di una gara d’appalto truccata. Così è costretto a lavorare come cameriere presso Simone, un politico ricco e corrotto. Quando verrà a scoprire che è proprio lui ad aver manomesso l’appalto, deciderà di indire una vendetta a modo suo, non fidandosi della giustizia italiana. Mette su una banda per compiere un’impresa: rubare il denaro di Simone che custodisce in una banca svizzera.

Giudizi e informazioni: Vanzina crea un film che parte da quello che è un grave problema che si riscontra nel territorio italiano: la corruzione. Il tema sollevato richiama quindi ad altre opere come quella di Gomorra o di Crimen, anche se in realtà innumerevoli sono le differenze. Anche qui la sceneggiatura è molto curata, ma si crea un’atmosfera meno pesante frutto di molte battute intelligenti. Si crea quindi una commedia in grado di colpire nel segno ma col sorriso.

 

In bici senza sella

Genere commedia, Paese di produzione Italia, produttore Francesco Dafano, Chiara De Marchis, Matteo Giancaspro, Cristian Iezzi, Gianluca Mangiasciutti, Giovanni Battista Origo, Solange Tonnini, durata: 100 minuti.

Sei episodi vertono su un unico tema centrale: la precarietà giovanile. I protagonisti sono inseriti in una battaglia per la drammatica ricerca di un lavoro. Purtroppo però la crisi è ben evidenziata e questo costringerà i protagonisti ad escogitare nuove forme di sopravvivenza.

Giudizi e informazioni: la tragica situazione nella quale ci troviamo oggi è il punto di partenza per quest’opera, che delinea i crudi tratti di un futuro sempre più incerto, che si riversa sul presente creando una lotta senza alcun tipo di scrupolo. Si crea così una generazione che è costretta ad escogitare le strategie più disparate per arrivare alla fine del mese.

 

La pelle dell’orso

Genere commedia, Paese di produzione Italia, produttore Marco Segato, durata 92 minuti.

Pietro è un uomo la cui moglie è morta in circostanze misteriose, ed è appena uscito di galera. Per riscattarsi nella propria comunità in cui abita, decide di fare una scommessa con il suo datore di lavoro: se riuscirà ad uccidere l’orso che minaccia il paese riceverà una cospicua somma oltre che la riconoscenza dell’intera popolazione, altrimenti dovrà lavorare un anno senza salario. Ad accompagnarlo in quest’avventura ci sarà anche il figlio Domenico di quattordici anni che coglie quest’opportunità per dimostrare la sua maturità e per riavvicinarsi al padre.

Giudizi e informazioni: il film mette in scena dei personaggi dal carattere molto duro e delineato che sono supportati da un paesaggio che rivela le medesime caratteristiche. Attraverso di essi questa pellicola vuole mostrare il percorso di crescita e di formazione di un giovane, ma anche del proprio padre.

 

Un mostro dalle mille teste

Genere drammatico, Paese di produzione Messico, produttore Rodrigo Plà, durata 75 minuti.

Sonia è la moglie disperata di un uomo malato di cancro che necessita di cure molto costose per nutrire una speranza. Decide quindi di intraprendere una vera e propria battaglia contro la propria assicurazione che si palesa noncurante nei confronti delle loro necessità. Lei e il figlio non si tireranno indietro di fronte agli ostacoli che si metteranno sul loro cammino, determinati ad ottenere il denaro necessario. Questo però porterà i due in una spirale di violenza.

Giudizi e informazioni: un mostro dalle mille teste si snoda attorno alla tematica della corruzione che crea situazioni di ingiustizia e porta inevitabilmente alla violenza. Ancora una volta la faccia drammatica della società viene mostrata e assume le sembianze di un mostro che è sempre in agguato e trasforma a sua volta le proprie vittime.