Piercing Ombelico: quanto costa e come curarlo

Il piercing all’ombelico, forellino effettuato con un ago sulla pelle che sovrasta l’ombelico, di certo esteticamente d’impatto, è tra i più gettonati soprattutto dalle donne giovani. Per quanto concerne i costi, va detto che tale piercing in genere costa dai 60 ai 100 euro. In genere meglio diffidare da chi propone prezzi troppo bassi, che magari sono sintomatici di poca professionalità.

Il costo per un piercing all’ombelico, dipende innanzitutto dal posto in cui viene eseguito e dal tipo di gioielli scelto. Per cui al costo della perforazione va aggiunto quello del gioiello, facendo attenzione alla qualità per evitare problemi di salute, quindi optando per i nickel free, ossia materiali come l’acciaio chirurgico ed il titanio che non apportano infezioni da virus. Tra i gioielli ipoallergenici più usati per il piercing all’ombelico, vi sono la sfera in titanio, l’anello e la banana di dimensioni diverse.

Il piercing all’ombelico noto anche col nome di navel piercing, dato che è fatto su una zona del corpo abbastanza delicata, va fatto da un professionista del settore che opera in un luogo igienico e che usi guanti e strumenti sterilizzati per evitare l’insorgere di brutte infezioni.

Meglio farsi fare il piercing all’ombelico presso un centro provvisto di certificazione Asl e da una persona competente e seria. Il piercing all’ombelico, specie se non si cura adeguatamente nelle settimane seguenti può provocare fastidiose allergie o infezioni. I rischi possibili del piercing all’ombelico, vanno dal semplice prurito, al rigetto, fino nei casi più gravi alla comparsa di un piccolo tumore benigno sotto il piercing.

Dopo aver fatto il piercing, occorre per prima cosa curare l’infiammazione e lasciarlo cicatrizzare. La fase di fase di cicatrizzazione va dai 4 e ai 12 mesi, e in tale periodo è normale che si verifichi una perdita di liquido bianco o pus. Per curare bene la zona perforata, almeno nei primi due o tre giorni dalla perforazione, occorre disinfettare circa due volte al giorno la zona, utilizzando a tale scopo una soluzione fisiologica di acqua e sale o con del o bicarbonato.

Dopo aver disinfettato l’ombelico, bisogna asciugare le mani con la carta, perchè gli asciugamani di spugna possono essere fonte di batteri. Inoltre sarebbe opportuno evitare dormire a pancia in giù, usare abiti troppo aderenti sul ventre che possono causare lesioni e sfregamenti e soprattutto evitare di toccare il piercing con le mani sporche.

Nella fase di guarigione del piercing, soprattutto all’inizio è sconsigliato esporre la parte al sole e fare attività sportiva. Va precisato che il piercing non va cambiato fino alla completa cicatrizzazione perché si rischia di contrarre un’infezione, originare pus che poi rimarrebbe dentro l’ombelico. La zona sarà completamente cicatrizzata e guarita una volta che scompariranno le crosticine attorno all’ombelico, solo a quel punto si può cambiare il piercing.

Infine, se si avverte dolore nei giorni seguenti al piercing all’ombelico, unito rigonfiamento, rossore e sangue nella zona attorno al piercing, occorre togliere il gioiello perchè potrebbe essere la spia di una possibile infezione che va fatta subito controllare da un medico.