Meno Rapine in Banca, ma Aumentano i Furti di Identità Online

In Italia, secondo i rapporti Abi e Ossif, sono diminuiti nel 2015 i furti e le rapine, fatte “fisicamente” a banche, distributori, attività commerciali, tabaccherie, Farmacie, ecc. La Regione dove il calo è stato maggiore è la Basilicata con un calo degli eventi criminosi, pari a -75%, seguita dalla Basilicata con -61,5%. Invece le truffe online, con furto di identità e conseguente uso dei dati con lo scopo di sottrazione dei fondi sono aumentati. Questa volta l’analisi è stata fatta dall’Ufficio studi di Crif, che parla di un incremento, rispetto al 2015, pari a +1,5% sfiorando gli 8 mila casi a livello nazionale.

Allarma di più il forte aumento degli importi che sono stati sottratti, arrivati a poco meno di 9900 euro, con un aumento pari a +65% rispetto agli importi rilevati nell’anno precedente. Ad essere maggiormente colpiti sono gli uomini, mentre le donne hanno imparato ad essere più prudenti, riuscendo a veder diminuito il numero di esponenti del gentil sesso truffati. Per gli uomini la percentuale invece rimane ben al di sopra della soglia del 60% del totale delle persone colpite dai truffatori online. La fascia di età maggiormente colpita è quella over 50 anni.

Può sorprendere il fatto che quasi il 70% delle truffe è stata effettuata tramite l’offerta di credito al consumo, destinato soprattutto all’acquisto di prodotti tecnologici ed elettrodomestici. Le carte di credito sono state sempre colpite, ma con una percentuale nettamente inferiore rispetto ai prestiti finalizzati, con una percentuale pari a 16,7%, seguita dai prestiti personali, con +11%. I pagamenti con le carte di credito infatti sono diventati più sicuri, e grazie all’informazione che si ottiene facilmente tramite siti specializzati, come ad esempio Cartedipagamento.com o simili, i titolari hanno imparato ad utilizzarle al meglio, rispettando le linee guida offerte dalle stesse società emittenti (maggiori dettagli su http://www.cartedipagamento.com).

I dati ricavati ed elaborati da Crif, sono stati commentati da Beatrice Rubini, in qualità di direttore della Mister Credit di Crif, la quale ha affermato che “La vulnerabilità alle frodi di identità si può verificare anche solo perché sul web sono pubblicati i nostri dati identificativi, ad esempio nome, cognome e codice fiscale o dei dati di recapito, tipicamente una e-mail. Il furto delle credenziali di posta elettronica o di social network è un altro obiettivo dei cybercriminali in quanto consentono di viralizzare su larga scala le frodi. Sempre più rilevante per i consumatori è, quindi, l’esigenza di tenere sotto controllo i propri dati, per poter usufruire delle potenzialità offerte dalla rete, senza temere per la propria identità.”