Contenuti Virali: Come Confezionarli!

I contenuti virali raggiungono una grande Visibilità, per questo chi si occupa di comunicazione cerca di confezionare i post ponendosi un semplice obiettivo: coinvolgere l’utente tanto da invogliarlo a condividere con i suoi amici quel contenuto.

Come diventa virale un contenuto sul web? Una domanda ricca e complessa alla quale hanno tentato di rispondere, ognuno dando il suo contributo di competenze, esperti di diversa estrazione poichè è chiaro che un meccanismo così complesso implica conoscenze trasversali di informatica, tecnologia, marketing, economia aziendale ma anche sociologia e psicologia. La variabile “comportamento utente” è infatti significativa. Non basta creare il miglior contenuto sotto il profilo qualitativo, ma è importante, affinchè diventi virale, che il contenuto incontri le aspettative dell’utente e in qualche modo le soddisfi.

Un contenuto di qualsiasi natura ha delle potenzialità virali ma queste devono esprimersi al meglio e venire fuori. Vediamo come creare contenuti virali:

1. Rendere l’esperienza soggetiva

Se il contenuto che state postando lo esprimete come esperienza personale avete più chance che diventi virale. Questo perchè l’utente ha bisogno di immedesimarsi in quello che legge, ha bisogno di sentirsi dentro la “storia”, di sentirsene parte. Qui conta molto anche la competenza linguistica di chi scrive. In modo lineare, semplice ma efficace e diretto, chi scrive deve rivolgersi direttamente all’utente creando con quest’ultimo un legame, seppur virtuale ma unico e indissolubile.

2. Raccontare e spiegare: un binomio possibile

Mentre raccontate un contenuto, spiegatelo anche. Come sarebbe un contenuto di una ricetta se quest’ultima non fosse anche spiegata, se non fossero condivisi con chi legge, suggerimenti e consigli per prepararla al meglio? Raccontate e spiegate, cercate un equilibrio tra queste due dimensioni, ma fatelo con leggerezza, anche con ironia per non perdere mai l’attenzione di chi legge e per far sì che si crei quell’empatia con il lettore che poi si traduce in condivisioni.

3. Schierarsi ma non troppo

Quando si scrive una notizia non bisogna essere sterili e neutrali ma veicolare le informazioni con le dovute riflessioni anche personali. Purchè queste non vengano imposte ma essere da stimolo per un ulteriore approfondimento. Questo significa essere autorevoli: spiegare il proprio punto di vista ma argomentandolo non facendolo passare per l’unica alternativa possibile. Il profilo dello scrittore ideale di contenuti è proprio quello di chi assume un atteggiamento aperto e diplomatico, non polarizzato ma affidabile. Il contenuto non deve trasudare posizioni estreme e condivisibili solo da una nicchia di utenti del web.

4. Attenzione alle strutture sociali

Ricordiamoci sempre che chi legge e dunque può far sì che il nostro contributo diventi virale è espressione della società. Dall’altra parte del web abbiamo un’utenza varia e socialmente diversificata. Ogni struttura sociale (il matrimonio, la genitorialità, il rapporto con la scuola) deve essere affrontata in modo che il lettore vi si riconosca. La sintonia deve essere reciproca. Le relazioni sociali si costruiscono, si rafforzano e si consolidano così. Guai a privilegiare alcuni aspetti sociali e invece marginalizzandone altri.

5. Provocare perchè no?

Provocare per stimolare il dibattito e lo scambio reciproco di riflessioni è un elemento ad elevato potenziale di viralità. Naturalmente bisogna anche saperlo fare. Il dibattito deve mettere al centro le riflessioni evitando le situazioni che possano creare disagio a chi partecipa. Non basta che l’informazione sia disponibile, deve essere anche condivisibile e replicabile. Solo così il contenuto potrà ricevere molti commenti, purchè nel rispetto della misura.